Incredibile quanto sia vasto lo spettro elettromagnetico. Più lo si studia, più si rimane affascinati da questo magico mondo. Le onde elettromagnetiche sono tutte attorno a noi, spaziano dal radio ai raggi X, passando per l’infrarosso, l’ultravioletto e attraversando tutti i colori del luce visibile.
Sebbene queste sembrino tutte forme all’apparenza diverse, incredibilmente condividono la stessa natura di onde elettromagnetiche, è solo la frequenza a differenziare le une dalla altre.
E’ quindi possibile osservare un evento utilizzando le onde radio, piuttosto che in ottico attraverso le sue onde luminose. L’osservazione a radiofrequenza viene svolta dai radiotelescopi ed il nuovo strumento dell’osservatorio di Cento, Helios VLF solar telescope rientra in questa classe di strumenti, ovvero detector in grado di osservare gli eventi a frequenza radio molto bassa.
Per la precisione Helios VLF è uno strumento di tipo ROEON in grado di raccogliere informazioni sui brillamenti solari, sulle tempeste geomagnetiche, sulle scariche atmosferiche e su tanti altri eventi di origine naturale.
Le sue lunghe braccia gli conferiscono un alta sensibilità che in questo periodo di inizio ciclo solare, caratterizzato da deboli brillamenti, gli permettono di raccogliere dati accurati.
Helios Vlf ascolta 24 ore al giorno 7 giorni su 7 le minime variazioni della ionosfera e di come questa reagisce alle sollecitazioni della nostra stella.
Il sistema si compone di un dipolo a correnti di terra con ampia area di cattura, di un circuito di trattamento del segnale, di un acquisitore, di un sistema di elaborazione matematica del segnale e in fine di un logger in grado di archiviare l’intera quantità di dati elaborati che sono poi resi disponibili su internet da un apposito sw.
L’intero sistema è stato progettato e auto-costruito dagli Astrofili Centesi e i primi dati raccolti a livello di testing mostrano già la bontà dello strumento; nei giorni scorsi un brillamento di bassa intensità di classe C6 è stato catturato durante una sessione di prova come mostrato nel grafico.
E’ evidente una anomalia nella curva di eccitazione ionosferica, un picco dalla caratteristica forma ad inviluppo emerge improvvisamente nell’andamento del grafico (v. sotto)
La ionosfera, i brillamenti, le tempeste geomagnetiche e le scariche atmosferiche sono parte di una scienza moderna di cui ancora poco si conosce. La strada della conoscenza è lunga e difficile da percorrere, ma gli strumenti aiutano in questo difficile compito. Helios VLF ha iniziato a funzionare da pochi giorni ma i risultati già si vedono (v. grafico sotto), questo strumento ci darà sicuramente belle soddisfazioni.