Mercoledì 29 gennaio 2020  i ragazzi della 3 B della scuola secondaria “Il Guercino” hanno consegnato il lenzuolo dedicato a Mariangela Ansalone.

L’iniziativa del lenzuolo prevede che da tutta Italia vengano dipinti lenzuoli con nomi di vittime di mafia per una esibizione finale di tutti i lenzuoli, I nostri ragazzi hanno scelto MARIANGELA Ansalone uccisa l’8 maggio in un piccolo centro, Oppido Mamertina, dove si consumava una violenta faida. Mariangela aveva una sola colpa, come tanti altri: passare nel posto sbagliato.

Il lavoro della classe è veramente bello! L’associazione Libera si è  complimentata  per il risultato e porterà testimonianza dell’impegno dei ragazzi offrendo loro una merenda ai ragazzi con i prodotti delle cooperative sociali nate su beni confiscati alla mafia.

Un piccolo tassello dei vari interventi che l’Istituto propone come impegno civile a difesa della legalità grazie anche all’impegno della prof.ssa Tarantini, supportata dalla dirigente Anna Tassinari.


PROGETTO “LENZUOLO” CONTRO LE MAFIE

UNA STORIA DI VIOLENZA E ILLEGALITÀ – PROGETTO “LENZUOLO” CON LIBERA

All’Istituto “Il Guercino” di Cento i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria  hanno ascoltato in silenzio la storia di Anna Rita Rechichi,  figlia di Renato Rechichi. Il prof. Rechichi era animatore-coordinatore della vita scolastica della scuola e per questo svolgeva mansioni di vicario del dirigente dall’anno scolastico 1976/77 , svolgendo questo compito con equilibrio, responsabilità e dedizione fino al giorno della sua morte. Il 4 marzo 1987, mentre rientrava nella sede del nuovo istituto, venne colpito da uno dei tanti colpi d’arma da fuoco sparati contro il direttore della Banca Popolare di Polistena, anch’egli tranquillamente diretto al suo ufficio. Una storia  tra tante, come tante,  che evidenzia una profonda ingiustizia e sottolinea la spietatezza della criminalità organizzata anche in Calabria. 

I ragazzi hanno ascoltato anche la storia di una bambina, Mariangela Anzalone di anni 9 che insieme al nonno Giuseppe Biccheri passava “per sbaglio”in un luogo dove avveniva un agguato mafioso;siamo a Oppido Mamertina, Reggio Calabria, che già registrava 50 vittime per una faida.

La bambina frequentava la quarta elementare e dai compagni veniva chiamata “piccola infermiera”.

Storie forti,ed intense,che non devono far dimenticare mai l’impegno e la memoria di chi combatte quotidianamente la violenza e la criminalità organizzata. 

I ragazzi hanno svolto questo incontro in seno al progetto “Lenzuolo” che coinvolge scuole,associazioni di tutta Italia che intendono rendere omaggio alle vittime di mafie,scrivendo su un lenzuolo il nome delle 1000 vittime. Il 21 marzo 2020 a Palermo i tanti lenzuoli saranno esposti in loro ricordo. 

I lenzuoli saranno cuciti dalle detenute del carcere di Bollate (Milano).

Un impegno che anche i ragazzi di 3 B del nostro istituto hanno voluto prendere ricordando la piccola Mariangela.

Un sentito ringraziamento ad Anna Rita Rechichi, a Mara Biondi di Libera, alla Dirigente Anna Tassinari da sempre sensibile a tali argomenti e alla prof.ssa Tarantini Emanuela che propone questi incontri per sensibilizzare alla legalità.