Breve intervista alla nostra dirigente Anna Tassinari

Mai come oggi è appropriato dire “Si ricomincia!”.
Le scuole riapriranno i loro cancelli domani 14 settembre e gli alunni, per la maggioranza dei casi, torneranno nelle loro aule dopo 7 mesi di assenza. Assenza, non distanza. Perché la scuola ha sempre cercato di essere vicino ai propri ragazzi con incontri on line, organizzando concorsi e premiazioni in presenza, con le limitazioni d’obbligo.
La scuola non si è mai fermata.
Per raggiungere questo grande risultato della riapertura in presenza è stato richiesto un grande lavoro da parte di dirigenti e personale scolastico. Nel caso dell’IC Il Guercino, che comunque è un esempio del territorio, non c’è stato un giorno di “riposo” per la scuola: la preparazione delle aule ha richiesto un lavoro costante e preciso, di misurazione e spostamento di banchi, nuovi allestimenti a cui hanno partecipato tutte le componenti della scuola, in primis alcuni insegnanti e anche qualche alunno.
Certo sarà una scuola diversa, più “ordinata”, più “scansionata” nei tempi e nelle attività. Gli ingressi saranno in diversi punti di accesso degli istituti, questo per evitare orari diversi; l’entrata negli edifici sarà un percorso guidato da frecce e “routine”: igienizzazione delle scarpe, delle mani prima di entrare in aula, uso della mascherina.
Semplici gesti a tutela della salute di tutti. La mascherina è un “must” per i bimbi della primaria in poi e si potrà togliere, in base alle indicazioni attuali, al banco. Le attività in palestra, senza mascherina, impongono un distanziamento di 2 metri da alunno ad alunno, non si potrà suonare il flauto o cantare se non viene garantito un distanziamento di due metri tra alunno e alunno.
Tra ingressi potenziati e attività semplificate, la scuola in presenza riparte. E questo è il risultato più importante che può essere mantenuto solo con la collaborazione di tutti
DOMANDA – E’ pronta, dirigente, per la partenza?
L’IC Il Guercino ospita circa 1100 alunni; siamo riusciti a sistemare le aule in modo da accogliere tutti gli alunni; solo 4 classi sono state spostate in altra sede e altre 4 divise in gruppi mantenendo comunque gli insegnanti di riferimento. Credo che il risultato più apprezzabile sia che non abbiamo dovuto fare turni o ridurre orari. Partiamo con un orario ridotto in modo che le compresenze dei docenti rendano l’accoglienza il più funzionale possibile, soprattutto per i più piccoli con cui bisogna riprendere la socializzazione e ricostruire i l concetto di comunità scolastica. Quest’anno il rispetto delle regole e l’alleanza scuola e famiglia sono punti focali. A tutti i genitori, compresi quelli della scuola dell’infanzia, è stato chiesto di firmare un patto di corresponsabilità. Le regole da rispettare sono semplici: non portare a scuola i figli con la febbre, rispettare il distanziamento e usare la mascherina . In caso di quarantena di attiverà la Didattica Digitale Integrata. Ogni scuola è pronta per sostenere attività sincrone, asincrone e miste per garantire il diritto all’istruzione. Siamo pronti! Abbiamo incontrato tutti i genitori in un clima di collaborazione e attenzione all’accoglienza per riprendere il filo perso in primavera,
Quale è il suo augurio?
Credo che sia l’anno delle forti alleanze. Ai miei docenti ho detto che dobbiamo fare cordata; una docente ha proposto di creare un testo condiviso “La cordata – diario di una scuola ripensata”. E’ proprio cosi. Avremo una scuola da ripensare, dove il primo obiettivo sarà ricostruire relazioni. E’ vero che durante l’estate gli alunni si sono incontrati, hanno frequentato gruppi, ma le relazioni scolastiche hanno un’altra valenza che è mancata a tutti, docenti compresi
L’augurio è quindi che si parta alla grande, con una scuola presente in presenza, per rinforzare alleanze e relazioni.