….ECCO LA III E “CARDUCCI”

Con la rappresentazione dei bambini e delle bambine della classe III E della scuola primaria “Carducci”, si è concluso il laboratorio “Le parole dell’amicizia”.
Nella convinzione della necessità che l’immaginazione abbia un ruolo nel percorso educativo e che il processo creativo sia insito nella natura umana, rendendo quindi alla portata di tutti la gratificazione nell’esprimersi e nello stimolare la fantasia che questo comporta, il progetto si è ispirato alle indicazioni presenti nell’opera di Gianni Rodari, con particolare attenzione alle proposte contenute nel volume teorico “Grammatica della fantasia”. Attraverso la forma del laboratorio, i bambini e le bambine hanno sviluppato un percorso di approccio ludico e formativo che, tramite la collaborazione e l’espressione creativa del proprio mondo emotivo, ha permesso di intervenire efficacemente in relazione alle dinamiche di classe attraverso la scoperta dell’amicizia dopo l’esperienza di chiusura della pandemia.
Anche la III E ha interpretato la sua storia di amicizia: ogni bambino viene identificato per una sua passione, il cane, la famiglia, le gite in montagna, il ballo per presentare situazioni di aggregazione al parco, al campo di calcio, nel cortile della scuola. Poi un bambino, risentito, inventa una macchina che semina zizzania: tutti cominciano a litigare e anche questo bambino improvvisamente si sente vuoto: rimpiange il sorriso di un passante, la gentilezza dell’autista dell’autobus, le parole gentili…Si mette all’opera per una contro-invenzione ed ecco che di nuovo i bambini giocano tra di loro, ballano, si abbracciano. Quando fu creata questa storia, neanche lontanamente si poteva pensare a quello che da lì a poco sarebbe successo: facciamo quindi nostro il messaggio di questo pomeriggio di allegria ed amicizia tra i bambini come un messaggio di pace per tutti. Guardate le foto e i colori dei bambini, la loro allegria, la loro spensieratezza e il loro impegno: la foto in cui si abbracciano sia l’emblema dei bambini del mondo, in questo momento particolare, dei bambini e delle bambine dell’Ucraina, ma anche di paesi più lontani dove questo bellissimo abbraccio non è concesso.