Il progetto “De-Activate” presentato alle classi terze dell’istituto “Il Guercino”

Il primo incontro in presenza dall’inizio della pandemia
Il giorno 29 settembre, nella sala conferenze della Scuola secondaria di primo grado “Il Guercino”, si è tenuto il primo incontro in presenza dopo più di un anno di attività svolta a distanza. La Dirigente, gli insegnanti e gli alunni hanno accolto con molta emozione i rappresentanti dell’ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra) di Ferrara, che hanno presentato il progetto “De-Activate”, con l’intento di offrire un sostegno alle iniziative riguardanti i rischi inerenti i residuati bellici esplosivi e i loro effetti. Nel contempo è stato sviluppato un percorso ricco di riferimenti storici, mirato a valorizzare il patrimonio educativo e culturale del nostro paese.
L’attività ha dato la possibilità ai ragazzi di comprendere come le scelte storiche del passato abbiano, ancora oggi, numerose conseguenze sociali e che solamente attraverso un’attenta indagine sia possibile comprenderne le conseguenze.
Il Presidente Provinciale ANVCG Bruno Fratta ha catturato l’attenzione dei partecipanti con la sua toccante testimonianza, mentre il Presidente del Comitato Fondatori di pace Alberto Parisio e la Responsabile provinciale del progetto Paola Toselli hanno approfondito l’importante tematica inerente la tutela delle vittime civili di guerra e delle loro famiglie, attraverso la presentazione di documentari contenenti interviste e immagini, che hanno riportato alla luce le testimonianze della popolazione in merito alle conseguenze dei conflitti del passato e di quelli attualmente in essere, per mettere in evidenza i danni provocati dall’utilizzo di ordigni bellici nei confronti delle popolazioni civili.
Nella seconda parte del progetto, il Sergente Maggiore Capo del Genio Guastatori di Legnago Carmine Bianco, impegnato nelle operazioni di bonifica del territorio nazionale, ha evidenziato i rischi connessi al fenomeno degli ordigni bellici inesplosi, ancora oggi esistente: “Ogni anno vengono ritrovati circa 60.000 ordigni sul suolo italiano, la maggior parte risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.”
Il Sergente, specializzato nel disinnesco di ordigni bellici, ha portato alcuni esempi di dispositivi, mostrandone le caratteristiche ai ragazzi, che con grande entusiasmo hanno partecipato all’attività laboratoriale.
Le drammatiche conseguenze delle scelte del passato, spesso usurate dal tempo o dall’indifferenza, sono state ripresentate da “De-Activate”, attraverso il filtro dell’esplorazione e della rivisitazione progettuale, e sono state trasformate in vere e proprie scoperte, per promuovere una conoscenza mirata al recupero di un patrimonio che fa parte non solo del passato, ma del presente che stiamo vivendo.
Gli alunni delle classi terze