In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne anche il nostro istituto ha riflettuto su una tematica dolorosa e, purtroppo, sempre più attuale: quella della violenza sulle donne.
La giornata commemorativa, che si celebra il 25 novembre di ogni anno, è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, in memoria delle sorelle Mirabal, trucidate nel 1960 a causa della loro militanza politica contro la dittatura della Repubblica Dominicana. Dalla fine degli anni ’90, quindi, tutti i Paesi del mondo hanno cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica con una serie di iniziative e progetti che coinvolgevano la politica, la cultura, la scuola e l’arte.
A proposito di arte, Zapatos Rojos è un’opera d’arte pubblica, sociale e politica, pensata e creata dall’artista visiva messicana Elina Chauvet, nel 2009, per denunciare la violenza dei femminicidi dopo avere vissuto e attraversato personalmente un dolore profondo con il femminicidio di sua sorella. Zapatos Rojos è la dimostrazione di come l’arte si mette al servizio di una causa che coinvolge tutta la società, partendo dal Messico, uno dei paesi più colpiti dalla violenza contro le donne e arrivando fino a noi. L’impatto di questo intervento artistico è stato forte, è andato oltre il Messico, trasformandosi in un’azione collettiva che è stata portata avanti in diversi paesi del mondo attraverso l’attenzione e volontà dell’artista Elina Chauvet, che l’ha creata e messa a disposizione di questa causa. Le scarpe rosse che riempiono gli spazi pubblici, quando si realizza questa azione artistico-sociale e collettiva, rappresentano l’ASSENZA delle donne vittime di femminicidio. Per questo le scarpe rosse non vengono indossate, perchè i corpi che dovrebbero essere su quelle scarpe non ci sono più a causa del femminicidio. Oggi l’Istituto “Il Guercino” ha voluto ricordare tutte le vittime di femminicidio così, con le scarpe rosse dicendo BASTA!
Alla scuola primaria, invece è stato dedicato un incontro con le classi quinte della primaria alla scoperta della biografia di Malala. Attraverso l’esempio della giovane donna pakistana si è discusso con alunne e alunni sul valore della scuola come luogo di realizzazione di una cultura della pace e del consenso e sul diritto all’istruzione come leva per la conquista della parità di genere. La discussione condotta dalla docente Samanta Picciaiola è stata supportata dalla presenza della Dirigente scolastica Anna Tassinari e dalle autorità cittadine. L’assessora alle parti opportunità Vanina Picariello e il Sindaco Edoardo Accorsi hanno condiviso questa preziosa occasione di dialogo e di ascolto ribadendo l’impegnò congiunta di scuola e istituzioni per la lotta alla violenza in ogni sua forma.