Ogni anno, il 19 marzo e la seconda domenica di maggio, le nostre aule si riempiono di lustrini, fiocchi e cartoncini colorati. Nei corridoi riecheggiano poesie e dolci canzoni dalle melodie inconfondibili … eh sì, perché per i nostri bimbi la festa del papà e della mamma sono grandi occasioni, giorni e momenti indimenticabili, in cui festeggiare i genitori e poter dire loro, con le parole del cuore, TI VOGLIO BENE. Allora maestre e maestri si mettono a lavoro, per aiutare i loro piccoli alunni a dire quel TI VOGLIO BENE in un modo speciale e che sia nuovo e diverso ogni anno.

In questo periodo più che mai, i bambini hanno avuto bisogno del nostro aiuto per regalare una piccola emozione a mamma e papà, ma senza nastri e lustrini come si fa?!?

Allora ecco qui i piccoli pensieri dei bimbi di 2 A per i loro “super moms & dads”: lo spunto è un lavoro di coding in cui i bambini vengono impegnati in un primo approccio al pensiero computazionale. Uno degli strumenti più adatti per raggiungere questa competenza è senz’altro la pixel art: si tratta di un mezzo veloce per vedere immediatamente il risultato di un breve codice, finalizzato alla generazione di disegni aventi la caratteristica di essere formati da tanti quadratini, i pixel appunto (chiamati così per analogia con i pixel di un’immagine digitale).

Gli “addetti ai lavori” la chiamano interdisciplinarietà, perché tali elaborati spesso coinvolgono molteplici discipline come, in questo caso, la matematica, tecnologia, arte e immagine, inglese … ma, innanzi tutto, coinvolgono la sfera emotiva, ricadendo in quella delicatissima “disciplina” che definiamo educazione all’affettività e che, in questo particolare momento storico, ha avuto la priorità su tutte nella nostra azione educativa, seppure a distanza.

E allora, ci uniamo al coro dei nostri bimbi e a tutti i papà e le mamme che tanto ci hanno supportato e sopportato in questo periodo, auguriamo di vivere sempre con gioia il mestiere più bello e difficile del mondo, quello di essere genitori.

Tiziana Scimia – 2 A “Il Guercino”