Gli studenti della secondaria “Il Guercino” a tu per tu con Erio Carnevali

L’artista ha incontrato le classi dell’istituto, presentando i volumi della collana da lui ideata dal titolo “Il Suono Giallo”. Presente anche l’assessore Bidoli.

L’articolo originale su estense.com

Cento. Mattinata di cultura e arte per i ragazzi delle classi prime e seconde della scuola secondaria “Il Guercino”.

Il maestro Erio Carnevali, artista poliedrico conosciuto in Italia e all’estero è stato ospitato in un incontro in presenza, con la partecipazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Cento,  Silvia Bidoli.

L’artista ha presentato i volumi della collana da lui ideata e realizzata grazie al contributo della banca Iper, “Il Suono Giallo”.

Carnevali ha ricordato che la conoscenza non è una quantità, ma una ricerca e a scuola non si deve dare agli alunni quantità di sapere, ma strumenti per ricercare il sapere. Ha ricordato come Rodari e Munari abbiano lavorato per i ragazzi verso questa direzione.

La presentazione dei quattro volumi della collana : “Album da Disegno”, “Il Cielo una Meraviglia”, “Colore Salgari” e “Le Belle Forme”, è stata l’occasione per una lezione sull’arte contemporanea, sulla sua attualità e su come l’arte influenzi la vita di ognuno di noi.

L’impegno di tutta una mattinata ha permesso alle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado di apprendere, discutere e partecipare con interesse alle sedute.

Nell’ “Album da Disegno” si è affrontato il disegno visto come forma di educazione alla crescita, alla libertà espressiva alla disciplina della conoscenza interiore.

Nel “Cielo una Meraviglia” l’immagine cielo è come spazio da leggere, modo di affrontare la sfida di interpretare una visione trovando le parole per il proprio guardare verso l’alto.

“Colore Salgari” celebra l’anniversario di uno scrittore maestro dell’immaginario, è un volume che non illustra, ma cerca di fare del colore la parola per condividere con Salgari in un altro tempo, il suo mondo che non è straniero o lontano dall’oggi.

Le “Belle Forme” affrontano una estetica aperta e lontana dalla rigidità e dallo stereotipo, la bellezza interpretata come risultato di un esperimento di forma segno spazio.

E’ stata una mattinata intesa, di arte e di cultura, che ha interessato e appassionato ragazzi e ragazzi a cui la pandemia ha negato la fruizione dell’arte e del bello, pronti a riappropriarsi di musei e di laboratori d’arte.